“Via Roma/Via Toledo” – Una strada contesa

“La via più popolosa e gaia del mondo”

Carlo Brancaccio, Napoli via Toledo, “Impressione di pioggia”, 1888-89

Non sono io a definirla cosi ma Marie-Henry Beyle, noto come Stendhal (Grenoble 23 gennaio 1783 – Parigi 23 marzo 1842) grande scrittore francese.

E quando egli dovette andare via da Napoli, il suo saluto fu…

“In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli”.

Correva l’anno 1817, Regno delle due sicilie.

Il nome della strada è…ma ho difficoltà a darle un nome, poiché i suoi cittadini la conoscono con due distinti toponimi, ed essi sono divisi in eguale percentuale dall’affetto verso i due nomi.

Pedro Álvarez de Toledo, viceré di Napoli in un dipinto di Tiziano nel 1540 circa

Gli ispanici/borbonici la chiamano “Toledo” poiché la sua realizzazione fù fortemente voluta dal Viceré Don Pedro de Toledo nel 1536  per bonificare la fogna che da Montesanto convogliava le acque reflue della collina del Vomero per versarle nel mare in parte verso Santa Lucia ed in parte verso la Riviera di Chiaia (ricordate il “Chiavicone” da poco andato perso?) facendo lo stesso percorso dell’odierna promenade.

Il natale in via Toledo secondo l’artista Edoardo Matania in una sua illustrazione del 1886

Ma don Pedro volle anche creare una signorile via di collegamento tra l’allora “largo del Mercatello” già “foro Carolino” e oggi piazza Dante, e il nascente signorile e aristocratico quartiere di Chiaja.

Ma la sua utilità era anche ad uso militare, infatti era utilizzata dalle truppe spagnole acquartierati negli adiacenti Quartieri Spagnoli, un’agevole strada per raggiungere il Palazzo Reale sito in “largo Palazzo attuale “piazza del Plebiscito”, dove sarebbe sorto di lì a poco e sempre per volere di don Pedro il palazzo vicereale.

Via Toledo (all’epoca della foto già via Roma) vista da piazza Trieste e Trento nel 1885

Nel Settembre del 1870, dopo 10 anni dell’annessione di Napoli al nuovo stato italiano, Roma venne conquistata e fu annessa al Regno d’Italia, di cui a breve ne divenne la capitale quindi per onore della neocapitale il toponimo via Toledo diventò via Roma  per la gioia degli “unitari” ma ci si chiede ancora:

Con questo cambio di nome fu tradita la tradizione e le proprie radici ispaniche o fu cancellato il ricordo di una dominazione straniera riacquistando la dignità perduta?

Fatto sta che nel dubbio e nella disputa si decise salomonicamente di chiamarla per intero via Roma gia via Toledo.

Antonio Joli – Porta Spirito Santo a via Toledo; sulla sinistra la chiesa di Spirito Santo. La Porta, che divideva la via da piazza Dante all’epoca largo Mercatello, fu abbattuta nel 1775, e la statua di S. Gaetano posta in cima traslata su Port’Alba. In pratica siamo ad altezza dell’odierna piazza 7 settembre.

Ma nel 1980, dopo una lunga disputa, la strada è tornata al suo vecchio nome, “Toledo”, per la gioia di chi ama le tradizioni.

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