Un manuale per la descrizione e illustrazione dei manufatti storici più rilevanti della città di Napoli e dei suoi dintorni secondo le conoscenze e le scoperte di inizio secolo XIX durante il periodo del Regno delle due Sicilie.
L’antica Città di Napoli ha dato il nome al Regno di cui è la Capitale.
E’ fabbricata nella più deliziosa contrada d’Italia, sulle sponde del Mare Tirreno o sia Toscano, all’estremità d’una Baja quasi circolare di trenta miglia in diametro, in circa tre parti di essa sono circondate da un elegante circuito di boschi e montagne.
L‘alto promontorio di Sorrento lo divide dal golfo di Salerno.
In mezzo l’ultimo punto di questo promontorio, v’è l’isola di Capri, donde il Mare penetra per uno stretto circa tre miglia largo.
Questa Isola sembra un vasto molo disposto naturalmente per frangere la violenza dell’onde che corrono nel golfo.
E situato pel lungo quasi in una linea parallela con Napoli.
L‘elevazione delle sue montagne fa argine al furore de’ venti, ed i flutti che del pari entrano fra l’altra parte di quest’Isola, ed il promontorio di Miseno, sono meno impetuosi.
La Baja di Napoli è chiamata “il cratere”, probabilmente dal rassomigliarsi ad un bacile rotondo.
Per avventura, Virgilio che quivi compose una gran parte della sua Eneide, prese da essa il piano di quel bellissimo porto menzionato nel suo primo libro, “il porto di Libia” non è altro che la “baja di Napoli” in miniatura.
Napoli è la più popolata Città dell’Italia, dacché una statistica disposta d’ordine del Governo, assicura che nel 1816, vi esistevano 381.664 abitanti fra lo spazio di nove miglia e poco più di circonferenza .
Per un vero studente della natura, per un uomo di Mondo, per un artista, per chiunque voglia esser felice fra un popolo ai forestieri cortese e benevolo, non vi è forse in Europa una residenza che tanto alletti come Napoli e le sue vicinanze.
Che varietà di attrazioni!
Un Clima dove l’aere spira nel cielo, soave e lusinghiera!
Tutte le varietà della terra e del mare le più belle.
I vini, le frutta, le provvisioni, tutte nel più alto grado d’eccellenza.
Una natura vigorosa ed abbondante, e ne’ suoi prodotti, e progressi incomparabile.
Tutto il maraviglioso delle forze vulcaniche, tranquille o in azione.
Le antichità differenti da tutte le altre antichità sulla Terra.
Un Lido che fu di già la fantasia de’ Poeti, ed il favorito ritiro di grandi uomini.
I tiranni ancora del genere creato amarono questa incantata regione; la risparmiarono; l’adorarono; ci vissero; vi morirono.
Tale è il quadro di Napoli.
Questa Città è divisa in 12 quartieri cioè S. Ferdinando, Chiaja, Monte Calvario, Avvocata, Stella, S. Carlo all’Arena, Vicaria, S. Lorenzo, S. Giuseppe Maggiore, Porto, Pendino, Mercato.
Io qui devierò dal metodo già adottato dagli altri scrittori sull’assunto, e mi restringerò nel descrivere semplicemente il più degno da osservarsi negli indicati quartieri, li quali vado a dividere in quattro parti, cominciando dal Palazzo Reale.
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