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La “via del Molo” se fosse ancora esistente collegherebbe il largo del porto con piazza Municipio, la veloce crescita dell’urbanizzazione e il traffico sempre più congestionato del XIX secolo, ha avuto la meglio su un opera che ancora oggi sarebbe stata qualcosa di estremamente confortevole per gli occhi e per il cuore.
I disegni allegati mostrano un confronto tra due prospettive diverse e opposte, probabilmente di periodi differenti, nel primo notiamo il lungo viale del Molo guardandolo verso l’interno, cioè dal porto in direzione Castel Sant’Elmo che da 700 anni domina la collina del Vomero ancora non urbanizzata, nel secondo invece il viale viene visto da Largo Castello (piazza Municipio) verso l’esterno dove la romantica Lanterna del Molo, realizzata nel 1487 da Ferrante d’Aragona, segna il limite del passeggio.
Il viale era molto largo, lunghissimo, che iniziava dove ora sorge palazzo San Giacomo, scendeva in leggera pendenza verso il mare attraversando largo di Castello e rasentando il Maschio Angioino, risalente al 1300 è la più antica costruzione ancora esistente che si vede nella prima pittura.
Lungo il cammino fa mostra di sé la Fontana della Nautica in seguito parzialmente distrutta e la cui statua superiore, che fu l’unica a salvarsi, fu inserita nella fontana della Fortuna nel cortile d’onore del Palazzo Reale.
In lontananza il Vesuvio fa da sfondo alla Lanterna e i tanti dipinti che la ritraggono sono sempre movimentati da tanta gente che cammina e si diletta al passeggio della sua ombra confermando la magia di un tal romantico angolo cittadino in un panorama considerato da sempre il più bello del mondo.