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Costruita per volere del re Alfonso II d’Aragona, la fontana fu distrutta con i lavori del Risanamento e portata nelle cantine del comune dalla quale poi sparì definitivamente.
Negli anni ’70 ne fu ritrovata una parte in una piccola bottega del centro storico, ma si decise di non rimetterla al suo posto.
La sua storia è questa, siamo nel XV secolo, via Mezzocannone era ancora un vicolo stretto denominato via Fontanula per la presenza di una piccola fontana.
Sulla fontana era sistemata la statua del re Alfonso II di Aragona, allora Re di Napoli che, per rappresentare la grandezza e la maestosità della sua figura, decise di trasformare la struttura che avrebbe dovuto suscitare stupore in chiunque si fermasse ad ammirarla.
Ma in realtà aveva una grande difetto, la cannella di bronzo da cui sgorgava l’acqua, chiamato “il cannone” dai napoletani, era più corta (“mezzo cannone”) di quanto previsto dal progetto iniziale e suscitava ilarità tra il popolo che non perse occasione di ricoprire di ridicolo il Re.
A causa di ciò Re Alfonso II fu soprannominato ‘O Re ‘e miezz cannon (il re di mezzo cannone)“ da qui il cambio di nome della strada: via Mezzocannone.
Il presente articolo è inserito nel libro n° 8 della raccolta de: La storia di Napoli nei particolari