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Una romanticissima via Caracciolo della seconda metà del 1800 così vista dall’artista amalfitano Pietro Scoppetta.
Il mare è già lontano dalle case e la villa non è più quella reale ma ormai denominata “Villa Municipale”.
Residente a Napoli, a partire dal 1891, ebbe occasione di vivere in un clima di forti movimenti di evoluzione culturale, coincidenti con il mutare della fisionomia urbana a seguito del controverso Piano di Risanamento, voluto dai Savoia.
Da un lato, infatti si assisteva alla creazione di nuovi quartieri abitativi, e dall’altro alla costruzione di opere pubbliche di grande impatto, come la Galleria Umberto I e il Palazzo della Borsa.
Su un tranquillo lungomare sono posizionati una coppia che discute tranquillamente con un piccolo cucciolo che sembra attirato dalla presenza del pittore “posizionato” al centro della strada, mentre più in la una colf porta a spasso un ragazzino indossando il tipico camice bianco di una volta.
Il presente articolo è inserito nella raccolta n° 8 della collezionen° “La storia di Napoli nei particolari”