Piedigrotta e dintorni

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Una fantastica immagine d’epoca molto chiara nel suo antico bianco e nero e che ferma un momento di vita quotidiana di fine secolo XIX.

E’ ancora mattino presto e i personaggi che notiamo sembrano far parte di un mercatino che si svolgeva in piazza Piedigrotta.

Soggetto principale del “gruppo artistico” sono le caprette che il contadino, in giacca, bastone e paglietta, porta con se per la vendita del loro latte dal produttore direttamente al consumatore.

 

La seconda immagine mostra più chiaramente la zona interessata, non sembra essere un mercatino ma un’area molto frequentata con una numerosa presenza di calessini e carrozze che sembrano anticipare la presenza della futura fermata delle metropolitana di Mergellina che arriverà tra qualche decennio.

E visibile l’intera piazza di Piedigrotta e la cinquecentesca chiesa  di santa Maria dove ogni 8 settembre, dal lontano 1353, si celebra la festa religiosa della Natività di Maria.

Dietro la chiesa sulla destra ancora a forma ovale la “nuova” galleria realizzata accanto alla Crypta Neapolitana tra il 1882 e il 1884 sotto la collina di Posillipo e definita inizialmente la “Grotta Nuova” detta poi “Galleria 1884″ in quanto inaugurata in quell’anno, ponendo in disuso l’antico tunnel di epoca romana.

Nel 1936 il traforo fu nuovamente battezzato con il nome di Galleria IX Maggio e, al termine della seconda guerra mondiale, assunse ancora il titolo commemorativo delle “Quattro Giornate di Napoli”.

 

Nella terza immagine un nuovo soggetto si presenta ai nostri occhi, il “Lift”, altrimenti detto “ascensore”.

Costruito nel 1895 collegava i quartieri di Posillipo e Piedigrotta per un dislivello di 127 metri con due vetture ciascuna capace di trasportare fino a otto persone di cui quattro a sedere.

Dall’iniziale motrice a vapore si passò a quella elettrica nel 1925 capace di raggiungere la velocità di 1,5 metri al secondo con corse ogni 5 minuti.

Lo stesso anno l’impianto fu sospeso e mai più riaperto anche se nel 1939 era previsto nel Piano Regolatore Generale la riapertura ma tutto fu accantonato a causa del sopraggiungere degli eventi bellici.

Nel 1943 intervenne poi la demolizione per mano dei tedeschi in modo da ostacolare le mosse dei partigiani.

 

Nell’ultima immagine soggetti di rilievo sono il ponte in ferro relativo alla realizzazione della metropolitana la cui fermata in origine era denominata  “Chiaia” e che entrò in servizio il 20 settembre 1925, e il corso Vittorio Emanuele inizialmente dedicato alla regina Maria Teresa e la cui realizzazione cominciò nel 1852 terminando il suo percorso di 4,5 km in piazza Piedigrotta.

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