Nel 1799, con l’instaurazione della Repubblica Napoletana, i francesi tentarono di “francesizzare” Napoli, cercando di infondere nel popolo lo stesso spirito social-rivoluzionario che permeava la Francia.
Tuttavia, questo tentativo si rivelò un completo fallimento: durò solo sei mesi, causando migliaia di morti sia tra i sostenitori che tra gli oppositori, e divise la popolazione.
Fallita la “copertura popolare”, i francesi tornarono sei anni dopo, spinti non più dalle idee rivoluzionarie, ma dalle ambizioni di potere di un emergente generale francese.
Le mire espansionistiche di Napoleone Bonaparte non si limitarono alla Francia; tutta l’Europa, inclusa l’Italia, divenne il suo obiettivo. Il 30 marzo 1806, Napoli cadde sotto i colpi della “Grande Armée” e fu instaurata una monarchia napoleonica con Giuseppe Bonaparte come sovrano.
Iniziò così il cosiddetto Decennio Francese a Napoli, durante il quale i sovrani francesi, prima Giuseppe Bonaparte e poi Gioacchino Murat, si impegnarono a promuovere grandi riforme amministrative e civili.
Bonaparte, governando il Mezzogiorno solo per due anni prima di essere chiamato dal fratello Napoleone a sedere sul trono di Spagna, fu succeduto dal cognato Murat.
Tra le opere pubbliche più significative di Bonaparte si annovera l’Orto Botanico, il cui decreto di fondazione reca la data del 28 dicembre 1807 e la firma del re.
Realizzato su terreni espropriati in parte ai Religiosi di Santa Maria della Pace e in parte all’Ospedale della Cava, l’Orto fu concepito non solo come giardino, ma anche come istituzione di istruzione pubblica e di moltiplicazione delle spezie utili alla salute, all’agricoltura e all’industria.
L’ingresso principale fu collocato su via Foria, con una facciata monumentale in stile uniforme con l’adiacente Albergo dei Poveri.
Durante il Decennio Francese, l’Orto Botanico si distinse per la molteplicità delle sue funzioni e per il patrimonio vegetale diversificato.
Furono coltivate specie medicinali, organizzati corsi didattici, pianificati i Siti Reali borbonici, e avviata la raccolta, moltiplicazione e diffusione di piante esotiche.
Anche dopo il periodo napoleonico, l’Orto continuò a svilupparsi e arricchirsi, raggiungendo il numero di circa 9.000 specie vegetali coltivate e stringendo rapporti con le principali istituzioni botaniche europee.
L’Orto affrontò molte sfide nel corso del tempo, tra cui la scarsissima sensibilità delle autorità universitarie agli inizi del Novecento, che portò a problemi economici e gestionali.
Nonostante ciò, continuò a essere arricchito, e nel 1928 fu istituita la “Stazione sperimentale per le piante officinali”.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’Orto subì gravi danni sia dai bombardamenti che dall’occupazione delle truppe alleate, che lo utilizzarono come caserma e parcheggio per automezzi militari.
Nel dopoguerra, l’Orto fu lentamente restaurato: i cancelli in ferro furono ripristinati, le serre restaurate e i prati liberati dal cemento. Nuove collezioni di piante furono aggiunte, e negli anni ’70 e ’80, l’Orto si arricchì ulteriormente grazie a spedizioni botaniche internazionali.
Nonostante il terremoto del 1980, l’Orto continuò a essere un importante centro di coltivazione e ricerca botanica, dotato di nuove infrastrutture e attrezzature agricole.
Oggi, l’Orto Botanico di Napoli rimane una testimonianza delle ambiziose riforme del Decennio Francese e un prezioso patrimonio della città, capace di attrarre studiosi e appassionati di botanica da tutto il mondo.
Le nostre pubblicazioni:
- “50 incisioni di costumi del 1816 di alcuni paesi del Regno di Napoli”
- “Breve storia del brigantaggio”
- “Dizionario domestico italo/napoletano”
- “Fatti e misfatti di plebe e nobilta’ nei Carnevali Napoletani”
- “Grammatica Napoletana di fine ‘800”
- “Guida alle antichità e alle curiosità della città di Napoli e delle vicinanze del 1817”
- “Itinerari turistici”
- “Leggende napoletane (M. Serao)”
- “Misteri del chiostro napoletano”
- “Napoli in età augustea”
- “Racconti napoletani”
- “Storia della città di Napoli”
- Gli ultimi anni del Regno delle due Sicilie
- Guida turistica alla città di Napoli del 1908
- Le battaglie dei popoli meridionali
- Napoli ieri e oggi, immagini a confronto
- Napoli oggi
- Sull’Oceano – Il viaggio di emigranti italiani di inizio secolo XXI verso l’America