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Oggi questo brevissimo tratto di strada che va da largo Castello a via San Carlo, è dedicato a Vittorio Emanuele, ma probabilmente lo sarà stato anche aI tempi dell’immagine visto che siamo nel 1897 e l’unità d’Italia era già una realtà.
Non siamo ancora al XIX secolo e i tram sono trainati da stanchi quadrupedi, in questo caso il mezzo di trasporto potrebbe provenire dal Museo o dal Reclusorio per proseguire, oltrepassata piazza Municipio, fino a piazza San Ferdinando o a Mergellina.
Alla conduzione del tram sembrano essere in due, uno a bordo per controllare il mezzo e l’altro a piedi al fianco dei cavalli probabilmente per evitare incidenti dovuti magari a qualche “impennata” improvvisa dei poveri animali.
La carrozza pubblica è del tipo estivo completamente aperto e l’ora immortalata nell’immagine è poco prima di mezzogiorno, mancano ancora un paio di anni all’elettrificazione dei tram dopo la quale i cavalli verranno messi definitivamente in pensione e speriamo non in qualche macello.
Da li a poco piazza Municipio che si vede in fondo, comincerà ad affollarsi di curiosi per l’inaugurazione della statua equestre di re Vittorio Emanuele collocata al centro della piazza e in presenza del re Umberto I accompagnato dalla consorte Margherita di Savoia.
Nella prima foto, oltre ai soliti carri agricoli riconoscibili poichè dotati di una sola coppia di enormi ruote idonee per la circolazione nei campi, sulla destra dove oggi siamo abituati a vedere la sagoma solitaria del Maschio Angioino, questa è ancora offuscata dalla presenza di numerose superfetazioni che per oltre un secolo hanno invaso la piazza soffocandone la storia.
La loro demolizione ha inizio nel 1884 quando verranno distrutti gli isolati sul lato destro della piazza, tra la strada dei Guantai Nuovi e via Medina causando la perdita dell’antico e glorioso Teatro San Carlino.