Convento Santa Maria Maddalena

L’immagine allegata a questo articolo è una litografia dell’artista Raffaele d’Ambra vissuto dal 1814 al 1892 realizzata probabilmente nel 1889 pochi anni prima della sua morte.

 

Ci troviamo tra la Maddalena e la Duchesca, precisamente alle spalle dell’enorme palazzo Ottieri che si vede da piazza Mancini alle spalle di Garibaldi, storica sede negli anni del secondo dopoguerra dei magazzini UPIM,

L’entrata del convento era situato di fronte alla Basilica della Santissima Annunziata Maggiore nel cui ingresso anticamente vi era lo “sportello degli Esposti” in cui venivano collocati i neonati non voluti, nell’immagine è visibile lo spigolo del campanile sulla destra.

La chiesa al centro dell’immagine, non più esistente, faceva parte del convento di Santa Maria Maddalena demolito nell’anno 1955 poichè la realizzazione dell’enorme Palazzo Ottieri ne compromise la stabilità. 

Attualmente in un palazzo ubicato nella stessa strada, è possibile ammirare ancora la statua settecentesca della Maddalena creata da Giacomo Colombo morto a Napoli nel 1731. 

A testimonianza della presenza dell’antica chiesa di cui non vi sono molte notizie, vi è il nome della strada dove essa era ubicata, via Postica Maddalena, in salita e che arriva fino al fianco di Castelcapuano.

Lungo questa stradina è ancora esistente una seconda piccola chiesa più fortunata, la chiesa di “Santa Maria dei Bianchi”, sopravvissuta alle demolizioni del Risanamento, ai bombardamenti e alla speculazione edilizia del secondo dopoguerra e il cui edificio era di proprietà dell’arte dei Verdummari (Fruttivendoli). 

Sulla lapide d’ingresso è riportata la seguente dicitura: 

CONGREGA

S.MARIA DELLE GRAZIE DEI BIANCHI

DELL’ABOLITA ARTE DEI VERDUMMARI

1777

 

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