Chiesa di S. Maria di Monserrato

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L’antica chiesa venne edificata nel 1506 dove fino a due secoli fa vi era l’incrocio tra via San Bartolomeo e via di Porto (sostituita oggi da via Depretis), e la sua realizzazione avvenne nello stesso periodo in cui iniziarono le lavorazioni di via Toledo e del palazzo Reale nell’attuale piazza del Plebiscito.

La vecchia chiesa del ‘500 distrutta dai lavori del Risanamento

Nel XVI secolo un frate spagnolo proveniente dal convento di Monserrat di Barcellona, chiesa probabilmente nata nell’anno 1000, arrivò a Napoli e, anche grazie all’aiuto delle elemosine dei cittadini residenti in zona, riuscì a fondare questa chiesa all’epoca situata negli immediati confini della città.

Essa fù realizzata dove fino ad un secolo fa esisteva la mercatale via del Porto, strada demolita insieme alla chiesa durante i lavori di risanamento del secolo XIX per la realizzazione della nuova via depretis.

 

Nel suo interno erano presenti numerose opere di valore, tra le quali si ricorda l’altare laterale dedicato a San Benedetto con San Nicola e Antonio Abate (del XVII secolo) e la statua della Vergine di Monserrat.

L’intera struttura ricordava, in piccolo, il santuario di Barcellona.

L’edificio di culto fu ricostruito da un privato nella zona adiacente al porto, nell’anno 1900 e il tratto della strada (il vico dei Pezzi) presso cui fu ricostruito, fu denominato via Monserrato.

 

Durante la seconda guerra mondiale, la zona costiera della città costituì un obiettivo particolarmente sensibile e il tempio fu sventrato da un bombardamento nel 1941.

In memoria dell’avvenimento è stata edificata una edicola sacra ricordante la Vergine di Monserrat.

Gli edifici che appartenevano alla chiesa sono stati ricostituiti, mentre la chiesa è stata adibita ad uso officina.

Solo nel 2011 la facciata è stata restaurata, mentre oggi è adibita ad uso garage

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